Come comportarsi con chi fa la vittima?

Come comportarsi con chi fa la vittima?

Nella vita, chi di noi desidera aver a che fare con negatività e lamentele? Chi di noi ha tempo per lagne e vittimismo?

Insomma, tutti noi amiamo le cose belle e positive, ma soprattutto amiamo circondarci di persone piene di entusiasmo e positività: l’ottimismo è uno degli ingredienti che non può (e non deve) proprio mancare nella nostra vita. Eppure, spesso capita di dover fare i conti con persone che emanano un’energia negativa e tendono a lamentarsi per qualsiasi cosa: persone che amano fare del vittimismo uno stile di vita.

Come comportarsi in questi casi?

Vittimismo: come si manifesta

Aiutare il prossimo è sicuramente una cosa da fare e di cui essere fieri: capita a tutti di aver bisogno di una mano, anche a noi sarà capitato, una volta nella vita, di aver bisogno del sostegno di qualcuno. Eppure ci sono situazioni e situazioni, ci sono persone e persone: cosa intendiamo dire?

Che spesso ci imbattiamo in persone che più che avere bisogno di aiuto, hanno bisogno di manipolare gli altri, soprattutto se si rendono conto di avere di fronte persone buone, per generare compassione e sentirsi più liberi dalle loro responsabilità.

In un certo senso, chi fa la vittima tende ad incolpare gli altri per le proprie sofferenze e cerca qualcuno che si prenda carico dei suoi problemi, ma vediamo nel concreto come si comportano queste persone:

Uno contro tutti. Ebbene si, la pensano proprio in questo modo: chi  ama fare “la vittima” ha la convinzione di essere odiata/o da tutti. Queste persone credono fermamente che il mondo sia contro di loro e, per questo, sono sempre sulla difensiva.

Responsabilità zero. Queste sono persone incapaci di assumersi le proprie responsabilità, poiché convinte che gli altri siano sempre li ad aiutarli, e se questo non succede, arrivano a manipolarli per farli sentire in colpa.

Problemi o problemoni? Non stupiamoci se queste persone arrivano ad esasperare situazioni e problemi: d’altronde, il loro scopo è ricevere compassione, per questo sono soliti piangersi addosso ed arrabbiarsi.

Vedono tutto nero. Parlare con queste persone non è sicuramente una passeggiata: le loro storie non sono mai a lieto fine: non aspettatevi di ascoltare cose belle, perché le uniche cose che sentirete sono solo problemi e ancora problemi. Queste persone non riescono infatti ad andare oltre: tutto ciò che vivono è una tragedia.

Non sanno cosa significhi chiedere scusa. Chi soffre di vittimismo non sa cosa significhi chiedere  scusa e se lo fa, sicuramente non lo fa con sincerità perché chi ama fare del vittimismo non è consapevole dei propri errori e alla fine, attraverso le sue tattiche, riesce sempre a spuntarla e ad assumere il ruolo di buono.

Si auto-commiserano. Una persona che ama fare la vittima sicuramente non è solita elogiare se stessa, anzi. Tende a mettere in evidenza i propri difetti e la propria  fragilità.

Mancanza perenne. E se succede qualcosa di positivo? Non importa, il modo per trovare da ridire lo si trova sempre: chi ama fare del vittimismo tende a mettere da parte ciò che va bene, perché in realtà non va bene mai nulla. Queste sono infatti persone che vivono in uno stato di perenne “mancanza”.

Rancore perenne. Chi ama fare del vittimismo è solito vivere nel passato e ricordare gli eventi negativi: questo è dovuto all’incapacità di lasciarsi alle spalle i brutti ricordi che, quindi, vengono rivissuti nel presente.

Come comportarsi con chi fa la vittima

Ma arriviamo ad una domanda cruciale:  come ci si comporta con queste persone? Cosa bisogna fare? Assecondarle? Certo che no. Non bisogna dare loro quello che chiedono: questo non servirebbe a nulla se non a incoraggiarle ad adottare i soliti comportamenti. Al contrario, cercate di spiegare loro che è importante mettere un freno a questo circolo vizioso: non potranno che beneficiarne.

A tal fine potete proporre delle alternative e delle domande che possano farli riflettere su quello che hanno fatto fin’ora  e su quello che potrebbero fare per poter cambiare le cose. Mantenere una certa distanza in questi casi è opportuno, d’altronde essere circondati da persone negative non è un bene anche per il vostro di benessere.

Dunque non fatevi coinvolgere troppo: offrire comprensione è un conto, “farsi male” per cercare di fare del bene agli altri è un altro. Fare questo non è sbagliato e anche se cercheranno di farvi sentire in colpa, non cedete: questa è solo una delle tattiche di cui si servono per ottenere ciò che vogliono. Dunque imparate a dire anche No, con gentilezza, ma fatelo, senza giustificarvi troppo.

Se  ritenete sia  il caso, consigliate loro di farsi aiutare da un professionista: a volte il vittimismo ha bisogno di un supporto psicologico che non può offrire chiunque e quindi nemmeno noi.


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